La variante Omicron 5

Sintomi, cure e prevenzione

Nelle ultime settimane di questa calda estate stiamo assistendo a una nuova impennata di contagi da Covid-19. Responsabile dell’aumento del tasso di contagiosità è la variante Omicron BA.5, chiamata anche Omicron 5.

Questa variante è molto più contagiosa delle precedenti, ma la notizia positiva è che è meno aggressiva. Vediamo insieme come riconoscere i sintomi, quali sono le cure e come possiamo cercare di prevenire il contagio.

Omicron 5: i sintomi
I sintomi più comuni causati da Omicron 5 sono:
  • Febbre (anche alta, e della durata di massimo 3 giorni)
  • Forte mal di gola e bruciore
  • Raffreddore e/o tosse
  • Senso di debolezza
  • Dolori diffusi

Sintomi meno presenti (ma più caratterizzanti delle varianti precedenti):

  • Perdita del gusto
  • Perdita dell'olfatto
  • Mal di testa
  • Difficoltà respiratorie

Come possiamo vedere, si tratta di sintomi che interessano principalmente le vie respiratorie alte. Omicron 5 generalmente non arriva a intaccare i polmoni come alcune
precedenti varianti, responsabili delle polmoniti gravi che intasavano i reparti di terapia intensiva).

Sono sintomi però molto simili ai comuni mali stagionali, come raffreddori, tracheiti e laringiti. Per essere certi di non aver contratto il Covid è bene fare un tampone all’inizio dei sintomi, da ripetere poi dopo 2-3 giorni per un risultato più attendibile.

Quali sono i tempi di incubazione di Omicron 5?
I tempi di incubazione di Omicron 5 sono molto brevi e si aggirano tra i 2-3 giorni dal contatto con il soggetto positivo. Va da sè che fare il tampone il giorno dopo essere entrati in contatto con un caso di positività non ha molto senso perché darà automaticamente esito negativo. Si consiglia di prendere le precauzioni prima di avere contatti con le persone, soprattutto se fragili, e fare il tampone dopo un paio di giorni. In alcuni casi, seppur meno probabili, il tempo di incubazione può tuttavia arrivare a 14 giorni.

Un’altra caratteristica della sottovariante Omicron 5 è la durata della positività, che generalmente è più breve: già dopo 5-7 giorni ci si negativizza, mentre con le precedenti la media era di 10 giorni, ma si poteva arrivare anche a 20.

Omicron 5: le cure
Una volta avvenuta la conferma di positività è necessario sentire il proprio medico, il quale fornirà le terapie necessarie. I sintomi sviluppati dalla gran parte dei pazienti sono gestibili a casa. Generalmente i farmaci prescritti sono paracetamolo o farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), il medico poi può prescrivere altri farmaci sintomatici.

I casi gravi e i soggetti fragili, anziani, diabetici e cardiopatici necessitano di cure mirate e di un monitoraggio clinico che verrà definito dal medico a seconda del caso.

Omicron 5 e vaccini
La variante Omicron 5 ha purtroppo la capacità di eludere il vaccino, anche se questo resta comunque indispensabile per proteggere dalle forme gravi di Covid-19. Questo vuol dire che il vaccino non previene il contagio, ma è fondamentale per non sviluppare la malattia grave.

Inoltre le nuove varianti di SARS-CoV-2, Omicron 5 inclusa, sono in grado di eludere con maggior facilità anche le difese immunitarie acquisite nei confronti del virus, una volta che si è contratta la malattia. Ovvero, chi è guarito da Covid-19 corre il rischio di reinfettarsi.

Cosa possiamo fare per prevenire il contagio e proteggere soprattutto le persone più fragili? Innanzitutto ricorrere alla vaccinazione, anche alla quarta dose per chi ha i requisiti. Poi, anche se è caduto l’obbligo dell’uso della mascherina nei luoghi chiusi, il consiglio è di indossarla comunque al supermercato, ad esempio, e in altri luoghi affollati.