Campagna vaccinale 2023/2024
Per prevenire influenza e Covid-19
Prima di entrare nel merito delle due vaccinazioni, è bene ricordare la grande importanza che i vaccini hanno avuto e hanno tuttora per la salute della persona e della comunità intera.
I vaccini sono un fondamentale strumento di prevenzione: una volta iniettati simulano l’incontro con l’agente infettivo come se si venisse a contatto con l’infezione naturale, ma ovviamente senza causare la malattia.
I vaccini, infatti, sfruttano la capacità del nostro sistema immunitario di creare delle cellule della memoria capaci di ricordare quali patogeni hanno attaccato l’organismo e, di conseguenza, proteggerlo attraverso una risposta immunologica che è molto più rapida rispetto al primo contatto con l’agente infettivo.
Per questo motivo, in un organismo vaccinato il patogeno non ha il tempo per entrare in azione e nuocere perché il sistema immunitario è pronto per debellarlo.
I VACCINI ANTINFLUENZALI
Ogni anno nella stagione invernale dobbiamo fare i conti con l’influenza, malattia virale che per le persone fragili può avere conseguenze gravi e che, in generale, ha un’implicazione sociale molto importante.
L’influenza, infatti, causa fino a 8.000 decessi ogni anno, ma nonostante ciò è una malattia parecchio sottovalutata. Nonostante l’efficacia, anche nel limitare la circolazione del virus, e le ampie dimostrazioni di sicurezza del vaccino antinfluenzale, sono ancora troppo pochi gli anziani, i bambini e le persone fragili che si vaccinano.
La scorsa stagione, solo il 37,3% degli over 65 ha ricevuto il vaccino, un ulteriore calo rispetto all’anno precedente (41,2%). Un dato ben lontano dai target fissati dal Ministero della Salute, che raccomanda il raggiungimento del 75% come obiettivo minimo e del 95% come ottimale tra gli anziani e i gruppi a rischio, in linea con quanto indicato dall'Oms e nel Piano nazionale prevenzione vaccinale 2023-2025 (fonte: Ansa).
Con la nuova campagna vaccinale è necessario invertire la rotta per prevenire le ospedalizzazioni legate all’influenza e i decessi. La campagna vaccinale antinfluenzale è attiva in Sardegna: come ogni anno, i vaccini sono aggiornati in base ai ceppi virali in circolazione. La vaccinazione antinfluenzale è consigliata alle:
- Persone con più di 60 anni.
- Donne in gravidanza e post partum.
- Ricoverati in lungodegenza.
- Persone con malattie croniche come diabete, malattie cardiache e respiratorie o problemi al sistema immunitario.
- Alcune categorie di lavoratori come personale sanitario e socio-sanitario, forze di polizia e vigili del fuoco, allevatori o chi lavora a contatto con animali.
- Ai donatori di sangue.
- Bambini non a rischio nella fascia di età 6 mesi - 6 anni.
Per i bambini dai 6 mesi ai 6 anni e per le persone sopra i 60 anni il vaccino è gratuito. Fino ai 9 anni sono necessarie 2 dosi, mentre dai 9 anni in su la dose necessaria è una sola.
Per ricevere il vaccino antinfluenzale ci si può rivolgere ai pediatri, ai medici di medicina generale e alle ASL. I pazienti a rischio possono rivolgersi anche agli ospedali. Il vaccino antinfluenzale è comunque consigliato anche a tutti i soggetti che desiderino evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni, sentito il parere del proprio medico.
RICHIAMI VACCINAZIONI ANTI-COVID
Considerato il perdurare della diffusione di Sars-Cov2, è importante sensibilizzare la popolazione anche sull'importanza di sottoporsi alla vaccinazione o richiamo per prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di COVID-19.
In contemporanea con la campagna antinfluenzale per la stagione 2023/24, il Servizio Sanitario Nazionale ha, infatti, avviato una campagna nazionale di vaccinazione anti COVID-19 con l’utilizzo di nuovi vaccini adattati a Omicron XBB.1.5.
Il vaccino anti Covid-19 è particolarmente indicato alle persone fragili e alle persone anziane e ai loro caregiver, al personale sanitario, alle donne in gravidanza. A richiesta e previa disponibilità di dosi, la vaccinazione è disponibile anche per chi non rientra nelle categorie a rischio. Il richiamo, di norma, ha una valenza di 12 mesi.
Ci si può sottoporre alla richiamo anti-Covid 19 a distanza di 6 mesi dall’ultima infezione o dall’ultima dose di vaccino. Per chi non si è mai vaccinato (ciclo primario) è indicata una sola dose di vaccino, mentre per i bambini dai 6 mesi ai 4 anni compresi che non hanno completato un ciclo primario di vaccinazione anti‑COVID‑19 o senza storia di infezione pregressa da SARS‑CoV‑2, invece, sono indicate 3 dosi (di cui la seconda a 3 settimane dalla prima e la terza a 8 settimane dalla seconda).
È possibile la co-somministrazione del nuovo vaccino adattato con altri vaccini (con particolare riferimento al vaccino antinfluenzale), fatte salve eventuali specifiche indicazioni d’uso o valutazioni cliniche.
Le vaccinazioni vengono effettuate presso i servizi vaccinali dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica. I pazienti fragili potranno essere vaccinati presso le strutture ospedaliere che li hanno in carico. Per maggiori informazioni, rivolgiti al tuo medico.
Si può ricevere la vaccinazione anche in farmacia, a fronte del pagamento dell'inoculazione e della dose di vaccino.